Ford studia sistemi che consentano agli automobilisti di essere sempre più connessi con le altre auto e con le infrastrutture
Il futuro delle auto è sempre più connesso. Non soltanto con il conducente e la sua “rete”, ma anche con ciò che la circonda, per rendere la guida sempre più facile e fluida. E mentre sempre più costruttori si dedicano a sviluppare nuovi software per la guida autonoma, Ford ha deciso di concentrarsi, insieme ai partner Jaguar, Land Rover e Tata , sullo sviluppo una nuova tecnologia finalizzata a cavalcare la cosiddetta “onda verde” ai semafori.
Il Green Light Optimal Speed Advisory nasce con l’idea di trasformare l’auto in una sorta di “ricetrasmittente” in grado di elaborare la velocità da crociera necessaria per incontrare sul proprio percorso esclusivamente semafori verdi, accorciando i tempi degli spostamenti urbani e delle soste al rosso: postazioni installate a bordo strada calcolano i tempi necessari per lo scatto del verde, e inviano le informazioni all’auto, che consiglia la velocità media da tenere per evitare di pigiare sull’acceleratore e ritrovarsi a frenare qualche minuto dopo davanti al semaforo.
La nuova tecnologia si inserisce all’interno di un progetto più ampio al vaglio dall’Ovale Blu, che nel Regno Unito è stato battezzato Autodrive e che comprende anche un nuovo sistema, l’Emergency Electronic Brake Lights, che ha lo scopo di aggiornare l’automobilista su eventuali frenate improvvise delle auto che lo precedono anche se non sono visibile. La distanza massima testata è di 500 metri, ma già a partire dal prossimo anno il sistema sarà ulteriormente sviluppato per consentire alle auto di individuare per tempo altre situazioni tipiche dell’ambiente urbano, come per esempio un incrocio bloccato da un’altra auto, l’avvicinarsi di auto della polizia, ambulanze o altri mezzi di emergenza, o la presenza di veicoli che viaggiano nei pressi di incroci non regolamentati da segnaletica stradale.
Sistemi innovativi e sempre più smart, che nei prossimi due anni verranno testati sia su strade pubbliche sia sui circuiti chiusi di Milton Keynes e Conventry, in particolare sulla nuova Mondeo Hybrid, scelta da Ford per provare il sistema di frenata d’emergenza 2.0. Al momento sono 16 i partner che partecipano al nuovo progetto, per un investimento da 20 milioni di euro in un piano di sviluppo e sperimentazione che studia tutte le potenzialità di connessione tra veicoli e infrastrutture: l’obiettivo, proprio come la guida autonoma, è quello di rendere gli spostamenti, brevi o lunghi che siano, meno stressanti e soprattutto più sicuri, risparmiando anche sul carburante e riducendo dunque le emissioni di anidride carbonica.