Appena tornati da Genova,dove abbiamo partecipato, come sponsor, al Meeting Nazionale dei Centri di Revisione. Quale platea più opportuna ? Oltre 200 gli intervenuti a cui abbiamo presentato il nostro corso per responsabili tecnici – Primo in Italia e la nostra rivista. Alla tavola rotonda ,moderata dal giornalista di 4ruote Mario Rossi,e intitolata”Ridefiniamo il futuro dei CRV privati tra Codice della Strada,sicurezza sulle strade, nuova direttiva europea e tariffe” erano presenti alcuni rappresentanti del CNA, alcuni politici tra cui il Sottosegretario Nencini e funzionari pubblici della MCTC e della Polizia Stradale. Insoddisfacenti a nostro parere le risposte ai tanti importanti quesiti riguardanti i CRV. Sicurezza sulle strade: la legge sull’omicidio stradale è stata approvata (era stato oggetto della tavola rotonda 2015) con grande soddisfazione e orgoglio dal senatore Nencini. Risultati concreti sui CRV: ancora nessuno. Riguardo al recepimento della direttiva europea la domanda più importante verteva sulla divisione separazione tra attività di officina e attività di revisione, le risposte sono state evasive. Sull’aumento della tariffa delle revisioni ancora una volta tutti d’accordo, ma si è insinuato il sospetto che sia in corso una battaglia dei poveri a colpi di sconti sull’attuale tariffa. In concreto, nulla di fatto.
Molto interessante invece il seminario dell’ing. Baccarini che ha fornito risposte ad alcuni quesiti. Le tariffe sono basse per chi le revisioni le fa secondo le regole. Chi propone sconti sta barando (sono state proposte foto e slides dimostrative memorizzate tramite il protocollo MCTC Net 2). Secondo il funzionario della MCTC, il nuovo protocollo sta evidenziando nelle memorie delle singole revisioni comportamenti al limite e/o fuori dalla regolarità. Le misure che saranno adottate: chi impiega mediamente 10 minuti per una revisione sarà immediatamente posto sotto osservazione e nel caso siano confermate negligenze verrà staccato il collegamento, prima per qualche ora, come preavviso, poi definitivamente. Per riattivarlo si potrà fare ricorso al TAR ma… nel giro di qualche settimana si potrà ripartire… così oggi va la legge. Va detto comunque che certamente una sosta prolungata nell’attività per un CRV è molto dannosa. L’Ing. Baccarini ha poi indicato la strada da seguire nei prossimi mesi: verifiche sulla produzione, formazione ed aggiornamento, e controlli sui CRV. Ha ammesso che le carenze di personale potranno portare alla creazione di una super agenzia (che vedrà insieme privato e pubblico). Interessante il dibattito finale su: licenziamenti in tronco nel pubblico (un domani prossimo sugli RT infedeli), bombole in composito e revisioni di reciprocità con gli altri paesi dellla UE. L’avvento della nuova direttiva porterà forti cambiamenti nel settore degli autoriparatori e degli RT. Occorre valorizzare insieme la nostra associazione di categoria nazionale Vai Sicuro che conta già oltre 1200 nominativi attraverso una strutturazione più localizzata. I CRV nei prossimi 5 anni subiranno una riduzione drastica nel numero (attualmente siamo oltre quota 8mila). Gli approfondimenti dell’evento sul prossimo numero di IM in uscita ai primi di novembre.