Se ad un italiano si nomina l’Autostrada A3, che è lunga 442,9 Km e conduce da Salerno (Campania) a Reggio Calabria (Calabria), permettendo il trasbordo via nave in Sicilia, subito l’italiano ricorda uno dei peggiori scandali delle infrastrutture italiane. Nata negli anni 60 come collegamento (finalmente) rapido tra la Calabria, la Sicilia e il resto d’Italia, fu completata nel 1972 dopo 12 anni di lavori. Tuttavia, era una strada pericolosa con molte curve, corsie strette e niente corsia di emergenza. Per la sua pericolosità e la sua inefficienza, lo Stato italiano dal 1999 ha avviato i lavori di riammodernamento dell’Autostrada. Tuttavia, tra infiltrazioni mafiose, ritardi e problemi di dissesto idrogeologico, quest’opera non è ancora finita (Settembre 2016) ed è diventata la più colossale infrastruttura a livello di costi (quasi 8 miliardi) e la più scandalosa a livello di efficienza (cantieri ovunque, condizioni del manto stradale e della segnaletica scadente, tracciato pericoloso e tempi di percorrenza lunghissimi) in tutta Italia. Ad ogni modo sembra che questa Autostrada sfortunata e indecorosa diventerà la prima “Smart Road” del mondo.
Infatti, visto che il suo completamento è previsto per il 22 dicembre 2016, l’Anas, in data 20 giugno, ha pubblicato un bando per poter avviare il progetto “Smart Road”. Un bando da 20 milioni di euro che per ora è limitato all’A3, ma ben presto sarà esteso prima al Raccordo Autostradale RA2 Salerno – Avellino, e poi ad altri 1500 km di strade e autostrade disseminate per tutta Italia. I punti del progetto prevedono:
- Sistemi di connessione Radio, che grazie all’installazione del sistema “Wi-Fi in Motion” permetterà sia ai veicoli smart senza guida di poter viaggiare comodamente, sia di potersi collegare con le App per gli aggiornamenti sulle Autostrade Italiane, sia per avere aggiornamenti ed informazioni utili al viaggio stesso. Inoltre, in un prossimo futuro sarà implementata la tecnologia “Dedicated Short Range Communications” (DSRC) per installare infrastrutture innovative utili al “dialogo” con il veicolo.
- Sistemi di comunicazione dati, in altre parole l’installazione della rete fibra ottica su tutto il tracciato per comunicazioni rapide (rientranti nell’ambito del progetto “piano banda larga” del governo).
- Sistemi di produzione dell’energia elettrica, ovvero la creazione di “Green Islands” in grado di produrre energia elettrica rinnovabile e rispettosa dell’ambiente per poter alimentare autonomamente tutta l’infrastruttura autostradale, le aree di servizio (con sistemi di ricarica rapida di auto elettriche) e i mezzi di manovra per emergenze e manutenzione.
- Sistemi per il monitoraggio e la gestione della manutenzione, sistemi e sensori ad alta tecnologia in grado di monitorare costantemente tutti i fattori di rischio e tutto il tracciato autostradale in modo da poter intervenire con tempestività e in tempo reale in caso di emergenza o manutenzione.
- Infrastrutture per operatori commerciali, cioè mettere a disposizione tutte le infrastrutture per la telecomunicazione e per la logistica (oltre che per telemarketing e operatori commerciali).
- Road Management Tool (RMT), Sistema evoluto usato dall’Anas per il controllo della strada in maniera più efficiente e sicura.
Il bando, scaduto il 4 agosto, porterà la A3 ad essere la prima in Italia ad essere dotata di tanta tecnologia e, visto che entro fine anno sarà completata, non può essere che il miglior finale della storia per un’Autostrada sfortunata che ha aperto le porte al Mezzogiorno.