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Mondo delle telecomunicazioni e industria automobilistica insieme per accelerare lo sviluppo delle soluzioni su rete 5G
Un consorzio “cross-industriale”. Detto in termini più semplici, 5G Automotive Association è il punto d’incontro tra mondo dell’automobile e delle telecomunicazioni. Grandi player di due settori industriali che necessariamente devono parlarsi, interagire, per sviluppare più in fretta e su una piattaforma comune i sistemi che caratterizzeranno la mobilità connessa del futuro. C’è già chi ha in mente una data, è il ministro tedesco delle Infrastrutture, Alexander Dobrindt: entro il 2025 la Germania vuole essere al passo con le potenzialità offerte dalla rete 5G. Tutte le arterie principali e almeno 20 grandi città coperte dalla rete 5G.
Andiamo con ordine, però. Il futuro delle reti mobili è il 5G, standard che supererà in velocità di dati trasmessi l’attuale 4G, che pure ha ancora margini di crescita. Le sfide di domani saranno quelle di una mole di dati sempre maggiore da gestire e trasmettere, tempi di risposta da ridurre sempre più, comunicazione tra un numero di dispositivi maggiore e affidabilità e sicurezza da innalzare a nuovi livelli. Questa sarà l'”autostrada” telematica sulla quale far viaggiare i sistemi di automazione che troveranno spazio a bordo delle auto.
Il consorzio 5G Automotive Association raggruppa da un lato marchi del calibro di Intel, Qualcomm, Huawei, Ericsson, Nokia, specialisti in ambito ICT (Information & Communication Technology), dall’altro vede le case automobilistiche, il gruppo Audi, il gruppo BMW e il gruppo Daimler, sono questi gli attori che hanno fondato il consorzio, sottolineando che resta aperto a chiunque vorrà entrare e farne parte, per sviluppare, testare e promuovere le soluzioni di comunicazione della mobilità connessa e rispondere alle esigenze di sicurezza stradale con applicazioni come la guida automatizzata connessa, l’accesso continuo e diffuso ai servizi, l’integrazione con le smart cities e il trasporto intelligente.
Significa creare le basi per mettere efficacemente in rete i sistemi di bordo dei veicoli, renderli capaci di dialogare tra loro, con l’infrastruttura e con ogni dispositivo del mondo esterno. Non è un caso che si parli di Cellular Vehicles-to-Everything. Portando esempi concreti, è la realtà dell’Internet delle cose, l’automazione di azioni al verificarsi di certi eventi, quella verso la quale si va. La trasmissione di dati da un veicolo all’altro su uno stesso percorso, per assicurare un’informazione anticipata su importanti eventi sulla rete viaria, ad esempio.
Il consorzio nasce per definire e armonizzare i casi di utilizzo, i requisiti tecnici e l’implementazione delle strategie, nonché a supporto di una standardizzazione – passo fondamentale per diffondere in fretta una tecnologia sul fronte commeriale – e per ottenere le certificazioni e permessi necessari dagli organi di governo incaricati di dettare le regole. Cruciale è la frontiera della sicurezza dei dati scambiati, la loro privacy, le modalità di autenticazione, le architetture di conservazione dei dati nel cloud.
Questo in un quadro complessivo che, secondo i protagonisti del settore delle telecomunicazioni, vede la tecnologia mobile 5G pronta per il mercato di massa non prima del 2020. In termini molto semplici, il passo in avanti che si potrà compiere con una rete 5G è quantificabile in una velocità di scambio dati 10 volte superiore all’attuale 4G.
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