Tutti a lezione “di guida” per andare in bicicletta per imparare fin da bambini a condurre la bici nel modo più corretto e sicuro, per evitare incidenti, farsi male e far male agli altri.
L’iniziativa è stata promossa dall’Aci di Udine in collaborazione con la polizia stradale, il Comune di Udine e la polizia municipale di Udine. A dare lezioni ai ragazzi delle scuole elementari e medie di diversi istituti educativi della città gli agenti della polizia stradale e la municipale che ogni giorno sono impegnati sulle strada per incidenti che riguardano anche i ciclisti, spesso vittime di sdinistri ma a volte anche responsabili di investimenti di pedoni. Insegnare ai bambini permette di “formare” ciclisti responsabili, rispettosi del codice della strada e, soprattutto, ciclisti con buon senso, al di là di tutte le normative.
Gli errori dei ciclisti
1) Indossare il casco non è obbligatorio; oggi si tende a farlo indossare solo ai bambini, mentre gli adulti non lo portano, pensando di essere immuni a cadute e traumi cranici, invece è l’incidente con la “botta in testa” è in agguato per tutti, bambini, adulti e anziani. Le legge non lo prevede ma la polizia stradale lo consiglia vivamente.
2) Se sulle strade che si percorre in bici esiste una pista ciclabile, il ciclista non può “scegliere” dove pedale: deve farlo solo sulla pista ciclabile, come l’automobile o il motorino non possono percorrere la pista ciclabile.
3) Il ciclista non può attraversare la strada pedalando sulle strisce pedonali: deve scendere e portare la bici a mano. Stessa cosa nei parchi pubblici dove non sia specificato con un apposito cartello che l’area verde può essere attraversata anche in sella, pedalando.
4) Il ciclista non può guidare con il telefonino in mano né con le cuffiette della musica alle orecchie: restare “isolati” a livello acustico mentre si pedala non consente di sentire i rumori dell’ambiente e di conseguenza stare all’erta e reagire a eventuali pericoli.
5) I ciclisti in gruppo non possono per legge viaggiare in doppia o tripla fila sulla strada ma devono farlo in fila indiana; a meno che non si tratti di una gara e la strada non sia chiusa e riservata solo a loro.
Il ciclista è responsabile civilmente e penalmente se causa un incidente a torto e, se non è assicurato, deve risarcire ti tasca sua il danno che ha causato, che sia una lesione fisica a una persona che un danno materiale; in questo caso si può ovviare al problema e pedalare sicuri stipulando una specifica assicurazione (normalmente quelle per la casa, dette anche “del capofamiglia”) coprono anche questo genere di eventi.
6) I ciclisti non possono pedalare dopo aver bevuto troppo: se fermati per un controllo e sono in possesso di licenza di guida per l’auto, possono essere sottoposti a una revisione della patente.
7) Nelle strade molto trafficate la polizia consiglia, nel caso sia necessario svoltare a sinistra, di scendere dalla bici e di attraversare a mano sulle strisce pedonali.
8) I ciclisti devono rispettare, senza alcuna deroga, tutte le norme previste dal codice della strada, le stesse norme che devono rispettare gli automobilisti e i camionisti. La bici è infatti un mezzo di locomozione come gli altri, anche se è “piccola”.
9) Se si pedala di notte o in zone con poca illuminazione è bene usare luci di segnalazione e abiti con inserti di tessuto speciale che si notano subito se coltipi dai fari di una macchina.
10) La bici deve essere oggetto di manutenzione qualsiasi altro mezzo che viaggia su strada.
Cosa devono fare gli automobilisti
La bici sulla strada va considerata come un vero e proprio mezzo in movimento. Quando si sorpassa, pertanto, va messa la freccia a sinistra: in questo modo chi viaggia dietro, in coda, sa che davanti c’è un ostacolo, si allerta e non investe il ciclista (i casi purtroppo sono diversi). In ogni caso alla vista di una bici o di un gruppo di biciclette è necessario rallentare la velocità.