A Francoforte, in occasione di Automechanika, Continental conferma il proprio impegno nello sviluppo di pneumatici ecosostenibili, a basso impatto ambientale, ricavati dal Tarassaco russo
Chi da piccolo non ha soffiato su un dente di leone? Chi poteva immaginare che radici di questa pianta sarebbero diventate una fonte di gomma per la produzione di pneumatici? Sicuramente nessuno, nemmeno noi!
Ci hanno pensato i tecnici di Continental che, dopo aver già prodotto una versione del ContiWinterContact TS 850 P, con il battistrada interamente realizzato con gomma ricavata dalle radici del Tarassaco russo (comunemente chiamato dente di leone), puntano alla produzione in serie entro i prossimi 5-10 anni.
I test effettuati sul pneumatico “vegetale” sono stati infatti molto soddisfacenti e hanno rispettato le attese dei ricercatori.
“Dopo molti anni di intenso sviluppo con il Fraunhofer Institute, siamo eccitati all’idea di essere riusciti a portare su strada il nostro primo pneumatico prodotto con la gomma del dente di leone. Abbiamo scelto un pneumatico invernale perchè contiene un’elevata quantità di gomma naturale ed era quindi perfetto come banco di prova – ha affermato Nikolai Setzer, Membro dell’ Executive Board di Continental responsabile della divisione pneumatici.
L’obiettivo finale, a lungo termine, è quello di trovare un sostituto all’albero della gomma per la produzione di gomma naturale, riducendo quindi il numero di piantagioni intensive nei tropici.
Il Tarassaco russo potrebbe quindi diventare una risorsa rinnovabile e commercialmente percorribile per produrre pneumatici ecosostenibili di alta qualità. Inoltre il dente di leone può essere coltivato nelle regioni temperate di tutto il mondo, persino vicino agli stabilimenti di produzione di Continental in Europa, riducendo di conseguenza i costi di logistica e di trasporto… a tutto a beneficio dell’ambiente!