Le strade sono una fonte innegabile di benessere socio-economico e sempre giocheranno un ruolo dominante nel settore dei trasporti: la European Union Road Federation coordina idee e opinioni del settore stradale in Europa fungendo da piattaforma per il dialogo e la ricerca
.
SICUREZZA STRADALE IN EUROPA: MAGGIORI SFORZI NECESSARI PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI EU PREVISTI ENTRO IL 2030
A marzo 2024, la Corte dei conti europea ha pubblicato il suo primo report in assoluto sulla sicurezza stradale, concludendo che l’UE e i suoi Stati membri dovranno aumentare gli sforzi per raggiungere gli obiettivi del 2030 (dimezzare il numero di vittime della strada entro il 2030 rispetto ai dati del 2019). I revisori della Corte dei conti hanno trascorso quasi un anno ad analizzare gli attuali sforzi dell’UE-27 in materia di sicurezza stradale e hanno visitato quattro Stati membri per effettuare controlli in loco. Pur lodando l’approccio strategico generale dell’UE, i revisori avvertono che la messa in pratica dello stesso approccio è carente o inesistente in diversi settori chiave.
I revisori hanno riscontrato che il monitoraggio dei progressi degli Stati membri per il miglioramento della sicurezza stradale rimane una sfida per la Commissione europea. Ad esempio, hanno riscontrato una mancanza di strumenti per valutare come le strategie nazionali di sicurezza stradale degli Stati membri contribuiranno a raggiungere le ambizioni dell’UE in materia di sicurezza stradale. Anche la mancanza di una sufficiente comparabilità dei dati tra gli Stati membri è stata ritenuta dai revisori un ostacolo alla capacità della Commissione di monitorare adeguatamente i progressi, in particolare per quanto riguarda gli incidenti che causano feriti gravi. I revisori hanno riscontrato una mancanza di armonizzazione nel modo in cui gli Stati membri classificano i dati sui feriti gravi, il che rende la Commissione “incapace di ottenere una panoramica accurata degli incidenti che causano feriti gravi a livello di UE e di progettare azioni ben mirate per ridurne il numero”.
.
LA RISPOSTA DELLA COMMISSIONE EUROPEA AL RAPPORTO DELLA CORTE DEI CONTI
Nella sua risposta ufficiale al rapporto della Corte dei Conti, la Commissione europea ha riferito che i consulenti dell’Osservatorio europeo della sicurezza stradale (ERSO) – che fornisce dati sugli incidenti stradali, analisi approfondite e informazioni sulle tendenze, le pratiche e le politiche in materia di sicurezza stradale nell’UE – svilupperanno uno strumento di monitoraggio per “aiutare gli Stati membri a monitorare i progressi e fornire alla Commissione una migliore panoramica e valutazione della situazione in tutta l’UE”. Una prima versione dello strumento dovrebbe essere pronta a fine 2024. La Commissione europea ha inoltre accettato le raccomandazioni dei revisori per migliorare la comparabilità dei dati sia per gli incidenti che provocano feriti gravi sia per gli indicatori chiave e si impegna a continuare a lavorare con gli Stati membri su entrambe le questioni.
La Commissione si è inoltre impegnata a “valutare quali ulteriori approcci possano essere appropriati” in materia di velocità, in quanto i revisori hanno rilevato che la Commissione non ha formulato alcuna raccomandazione su questo argomento, sebbene sia uno dei principali fattori di morte e feriti gravi sulle strade.
Le raccomandazioni della Corte dei conti sono state approvate anche dal comitato del Consiglio europeo sui trasporti durante il meeting del 18 giugno e si rifletteranno inoltre nell’attuazione della direttiva europea RISM (sulla gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali).
Quest’ultima propone procedure di gestione per garantire la sicurezza della rete stradale. Le procedure coprono diverse fasi e aspetti della pianificazione, della progettazione e del funzionamento delle strade principali. Nel novembre 2019 è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea una revisione della direttiva che è ora in fase di implementazione. Attualmente è in corso di preparazione un report per la valutazione dei rischi sulle autostrade, le strade primarie dell’UE (compresa la rete transeuropea di trasporto TEN-T) e le strade extraurbane finanziate dall’UE, da inviare alla Commissione entro ottobre 2025.
Inoltre, gli aggiornamenti obbligatori per ridurre le aree ad alto rischio sono previsti entro il primo trimestre del 2026.
.
IL BUON ESEMPIO DELLA FINLANDIA
Come buon esempio di progresso verso gli obiettivi dell’UE, la Finlandia è stata insignita del premio 2024 del Consiglio europeo per la sicurezza dei trasporti (ETSC) per gli eccezionali progressi nella sicurezza stradale durante l’evento organizzato a Bruxelles il 19 giugno. Il Paese ha ridotto il numero di vittime della strada di un notevole 29% nel decennio 2013- 2023, mentre il calo medio nell’UE è stato solo del 16%.
L’attuale strategia finlandese per la sicurezza stradale è guidata dalla Visione Zero, ovvero che entro il 2050 nessuno debba morire o rimanere gravemente ferito sulla strada, indipendentemente dal modo di trasporto.
Dal 2000, la Finlandia ha attuato diverse misure importanti per migliorare la sicurezza stradale. Tra queste, l’abbassamento dei limiti di velocità nella maggior parte delle aree urbane, la costruzione di piste pedonali e ciclabili, la realizzazione di 400 km di autostrade e l’installazione di autovelox automatici su quasi 3.000 km di strade principali.
La strategia nazionale finlandese per la sicurezza del traffico 2022-2026 mira a migliorare le competenze nel traffico dei diversi utenti della strada e delle diverse fasce d’età. Include due indicatori per la sicurezza stradale dei bambini: la percentuale di scuole che hanno l’educazione stradale come parte del loro piano annuale e il numero di collisioni che coinvolgono un bambino o un giovane.
Anche la strategia nazionale finlandese per la salute mentale e il programma per la prevenzione dei suicidi 2020-2030 contribuiranno a migliorare la sicurezza stradale per gli utenti di tutte le età, poiché in Finlandia la priorità per la salute mentale è un altro elemento fortemente legato alla sicurezza stradale. La Finlandia è uno dei due soli Paesi dell’UE a includere i suicidi su strada nelle statistiche sulla mortalità stradale (l’altro è l’Estonia). Le statistiche finlandesi sulla mortalità stradale sono quindi più alte di quanto sarebbero se questi decessi fossero esclusi come in altri Paesi.
.
.
La Finlandia riporta tassi di utilizzo del casco per motocicli e ciclomotori compresi tra il 99 e il 100%. La polizia è autorizzata a effettuare test casuali per alcol e droghe sui conducenti.
Il numero di casi di guida in stato di ebbrezza è molto inferiore alla media dell’UE e non c’è tolleranza alcuna. Tutti gli autobus che trasportano bambini devono obbligatoriamente essere equipaggiati con un dispositivo alcohol interlock (che misura con precisione l’alcol presente nell’aria espirata dal conducente e sblocca l’avviamento del motore solo al superamento del test). I dispositivi sono installati anche sui veicoli di chi è stato condannato per guida in stato di ebbrezza, come parte di un programma di riabilitazione di lunga durata utilizzato in alternativa al divieto di guida.
In vista dell’imminente nuovo mandato delle istituzioni europee e alla luce del report pubblicato dalla Corte dei conti, la sicurezza stradale deve tornare a essere una priorità se si vogliono raggiungere gli obiettivi prefissati entro il 2030 e il 2050. Negli ultimi cinque anni sono morte 100.000 persone sulle strade dell’UE e altre 100.000 moriranno nei prossimi cinque se non cambierà qualcosa.
.
15/11/24
STRADE&AUTOSTRADE