MOBILITÀ SOSTENIBILE: IN ITALIA IL SETTORE AUTOMOTIVE SI È RIPRESO DOPO UN 2022 DIFFICILE. NEL 2023 SI È REGISTRATO UN +18,87% DI IMMATRICOLAZIONI
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Repower, gruppo attivo nel settore energetico e della mobilità sostenibile, ha pubblicato l’ottava edizione del white paper “La mobilità sostenibile e i veicoli elettrici”, documento di riferimento nel mondo della mobilità a 360° che fa il punto sul settore a livello mondiale: il white paper aggrega indicatori, numeri e previsioni e definisce una visione d’insieme del panorama italiano, europeo e mondiale della mobilità verde.
Trend di mercato, innovazioni e nuovi scenari mondiali fino alle nuove applicazioni con guida autonoma, alla nautica elettrica e alle e-bike per arrivare alle principali fake news: il documento analizza i principali dati sull’automotive e sull’e-mobility, a due, tre e quattro ruote – all’interno di uno scenario energetico e legislativo in evoluzione – e si propone come guida per orientarsi nel complesso e articolato mondo della mobilità sostenibile.
Capitolo 1: L’Italia e i trend di mercato
Dopo un 2022 difficile per il settore automotive, caratterizzato da un calo delle immatricolazioni del -9,7% rispetto all’anno precedente, il 2023 ha visto il mercato italiano dell’auto segnare un +18,87%, con 1.572.144 immatricolazioni contro le 1.322.096 del 2022, comprendendo i veicoli con motori a combustione interna, elettrici e ibridi.
In questo contesto, i segnali per il mercato full electric in Italia nel 2023 sono timidamente positivi: 66.276 nuove immatricolazioni di auto elettriche pure (BEV), con un incremento complessivo del 35,11%. In termini assoluti, le BEV in Italia sono 220.188 (dati di Motus-E, dicembre 2023). Secondo le stime di UNRAE (giugno 2023) rappresentano lo 0,5% del parco circolante. Per i veicoli commerciali leggeri BEV, quindi completamente elettrici (non ibridi), le immatricolazioni sono state 5.980 tra gennaio e novembre 2023; sono quindi stati sufficienti 11 mesi per superare di gran lunga le 4.115 unità registrate in tutto il 2022: +45,3%. Queste note positive non riescono però a colmare il gap con l’Europa, dove il market share di tutti i veicoli BEV nel 2023 ha raggiunto il 14,6%. In Italia la quota di mercato delle BEV si ferma al 4,2%, pari a meno di un terzo del resto del continente. Tutte le auto ibride (HEV) rappresentano il 36,1%, mentre le sole ibride plug-in (PHEV) hanno un peso del 4,4% tra le nuove immatricolazioni.
In Italia, guardando i dati regionali, rimane molto accentuato lo scarto tra Nord e Sud: in testa il Trentino-Alto Adige con 12.807 immatricolazioni, a seguire Lombardia con 12.509, Lazio con 7.533 veicoli immatricolati, Toscana (6.410), Veneto (5.327), Emilia-Romagna (5.026), Piemonte (4.299), Campania (2.068), Sicilia (1.929) e Puglia (1.304). Da segnalare l’ottima performance della Campania, che rispetto all’anno precedente scala di due posizioni, dal decimo all’ottavo posto, crescendo del 29%.
Fari puntati sulla rete di infrastruttura di ricarica: l’Italia sconta ancora un ritardo rispetto ai partner europei ma vive un trend positivo. Secondo una rilevazione di Motus-E alla fine del 2023 il numero dei punti di ricarica ad accesso pubblico è infatti aumentato del +38% rispetto al 2022. Sono 50.678 i punti di ricarica installati, distribuiti su 26.997 infrastrutture, con un aumento di 7.663 unità (+40% a/a). Tra settembre e dicembre 2023, in soli tre mesi, si sono aggiunti 3.450 nuovi punti di ricarica, con un ritmo sostenuto: oltre 280 in più, in media, ogni settimana. Considerando le macro-regioni, il Nord con il 58% concentra oltre la metà dei punti di ricarica, mentre il Centro con il 22% e il Sud e isole con il 20% si dividono il resto. A livello regionale è la Campania ad essere cresciuta maggiormente, registrando a dicembre 2023 un tasso di crescita di nuove installazioni pari al +347% rispetto a dicembre 2022. A seguire, Friuli-Venezia Giulia, Sicilia, Liguria e Sardegna, dove le nuove installazioni sono aumentate tra il +167 e il +108% rispetto al 2022.
La strada da fare è però ancora lunga: il target finale del PNRR prevede infatti di installare oltre 21.000 punti di ricarica rapida entro giugno 2026 (7.500 in autostrada e 13.000 nei centri urbani), per uno stanziamento di 741 milioni di euro. Da segnalare che la maggior parte dei possessori di auto elettrica in Italia oggi la ricarica la fa nel proprio garage. Infatti i punti di ricarica domestici nel 2023 hanno superato quota 400.000: dieci volte tanto quelli ad uso pubblico.
Le e-bike, prodotto di punta delle “due ruote” elettriche in Italia, si sono rese protagoniste di una vera e propria cavalcata lunga otto anni. Infatti, secondo i dati dell’ANCMA, dalle 56.000 EPAC (Electric Pedal Assisted Cycle) vendute nel 2015, si è passati alle 337.000 del 2022: un mercato che in sette anni si è sestuplicato e i segnali di rallentamento arrivati nel 2023 ne rappresentano un fisiologico assestamento. La corsa della pedalata assistita ha però un rovescio della medaglia nella crisi che attraversano le moto e gli scooter elettrici: nel 2023, gli italiani ne hanno acquistato 12.000 unità, con una flessione del 26,3% rispetto all’anno precedente. Dati che ANCMA imputa alla “fine prematura degli incentivi”.
Nel frattempo, il mercato delle moto, scooter e ciclomotori a combustione interna ha messo a segno un ottimo +15,7%, superando le 337.000 immatricolazioni, il miglior risultato dal 2010. A trainare sono gli scooter (+20,6%, che si traduce in 173.000 veicoli targati), seguiti dalle moto (+14,8%, 145.000 immatricolazioni), mentre sono in calo i ciclomotori (-11,7%, 18.000 veicoli venduti). Un trend che accomuna tutta Europa, come mostrano le statistiche dell’associazione europea dei produttori ACEM. . . .
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5/3/24, Rinnovabili & Risparmio