Fonte: https://www.ultimora.news/Vietato-usare-l-auto-di-un-parente-se-ha-targa-straniera-Cosa-dice-la-legge
Il decreto Sicurezza vieta in pratica, di circolare con una macchina immatricolata altrove se il titolare del diritto di proprietà dell’auto è residente in Italia per un periodo superiore a 60 giorni. Nelle ultime settimane una circolare del Ministero dell’Interno ha parzialmente alleggerito questo pesante divieto stabilendo che un soggetto che può richiedere la residenza normale in Italia, ha il diritto di circolare con l’auto a targa straniera senza incorrere in sanzioni e senza dover per forza di cose reimmatricolare l’auto in Italia. Infatti il divieto di utilizzare auto con targa straniera prodotto dal decreto sicurezza sancisce che nel caso in cui si venga colti in flagrante alla guida di un auto che in pratica, non potrebbe circolare, oltre a multe e sanzioni, occorrerà immatricolare l’auto in Italia entro 180 giorni dalla constatazione di violazione.
In alternativa si potrà espatriare l’auto, cioè la si potrà riportare al paese di origine. In questo caso, dal momento che la carta di circolazione viene ritirata dalle Forze dell’Ordine durante la constatazione di violazione, la Motorizzazione provvederà ad emettere nuove targhe provvisorie valide solo per riportare a casa il veicolo. La residenza normale è una opzione destinata a soggetti che per questioni lavorative passano del tempo in Italia. Una residenza differente da quella effettiva che molti stranieri scelgono nel momento in cui entrano a lavorare in Italia. Se la residenza effettiva supera i 60 giorni la circolazione con il proprio veicolo a targa estera è vietato. Se invece si ha la residenza normale questo divieto non esiste. La residenza normale si può prendere se per questioni lavorative si risiede in Italia per un periodo minimo di 185 giorni all’anno. In questo caso si può rimanere residenti effettivi nel paese di origine, ma avere al tempo stesso la residenza normale in Italia.
Il problema di questa legge è che esistono delle casistiche molto particolari che potrebbero creare dubbi di interpretazione e problematiche per molti italiani e stranieri che hanno necessità di utilizzare un veicolo straniero.
Per esempio, utilizzare l’auto di un parente residente fuori dall’Italia con macchina immatricolata all’estero è lecito? Sul sito di informazione legale “laleggepertutti.it” affrontano proprio un caso del genere. In pratica, un cittadino italiano o straniero residente di vecchia data in Italia può usare l’auto del parente che è venuto in Italia a trovarlo per le vacanze estive? La risposta in base a quanto contenuto nel decreto sicurezza è negativa.
L’auto la può utilizzare solo il parente che è venuto in vacanza perché il vincolo della residenza da più di 60 giorni deve essere rispettato.
La lotta ai furbetti delle targhe straniere ha prodotto tutto ciò, andando a colpire a 360 gradi tutte le fattispecie di situazioni. Il decreto sicurezza infatti ha voluto mettere un freno al fenomeno delle auto immatricolate all’estero per pagare meno tasse, dal bollo auto al passaggio di proprietà e per evitare di essere sanzionabili per contravvenzioni e violazioni del codice della strada che le autorità difficilmente riescono a comminare ad auto che non siano targate in Italia.
In definitiva le regole valgono anche se si usa una auto non propria (come il caso del parente prima descritto) e si rischiano multe pesanti e addirittura la confisca del veicolo. Nella fattispecie dell’utilizzo di veicolo altrui però arrivare alla confisca è difficile non essendo l’auto di proprietà del conducente.
Fonte: https://www.ultimora.news/Vietato-usare-l-auto-di-un-parente-se-ha-targa-straniera-Cosa-dice-la-legge