IL BIOMETANO AL SUD ITALIA
Il Biometano è un gas derivato dal biogas che subisce un processo di “miglioramento” attraverso la raffinazione e la purificazione, portando la concentrazione di metano CH4 oltre il 98%. A Rende (CS) è stato inaugurato a settembre il primo impianto di biometano del Centro-Sud Italia connesso alla rete nazionale del gas naturale per gli usi industriali, residenziali e per l’autotrazione. L’impianto è in grado di trasformare 40.000 tonnellate annue di raccolta differenziata in 4,5 milioni di metri cubi di biometano annui, da cui può essere prodotto anche fertilizzante (10.000 tonnellate di ammendante compostato) per l’agricoltura biologica. Il biometano per autotrazione, che viene pulito attraverso un sistema di purificazione del gas, consente di percorrere – secondo il CIC – 90.000.000 km che, con una media di 20.000 km annui per ogni veicolo, può alimentare fino a 4.500 autovetture, con un risparmio complessivo di oltre 16.200.000 kg di CO2 all’anno (3.600 kg per auto). Se riferito a consumi domestici, la stessa produzione potrebbe soddisfare il fabbisogno energetico annuale di circa 5.000 famiglie per approvvigionamento di gas per cucina e riscaldamento.
METANO DAI RIFIUTI USATO PER RACCOGLIERE RIFIUTI
A Vittorio Veneto è stato invece inaugurato il primo distributore di Biometano proveniente dalla trasformazione del rifiuto organico. Ad oggi il biometano derivato da rifiuto organico, ottenuto presso l’impianto SESA di Este (Padova), viene utilizzato per alimentare la flotta della società di raccolta di rifiuti urbani Savno, attiva su 44 comuni della provincia di Treviso. Il biometano ottenuto dalla produzione di organico del Bacino potrà coprire oltre l’80% dei km percorsi per la raccolta dell’organico stesso, ovvero circa 1,1 milioni di km all’anno risparmiando circa 10 ton di CO2 all’anno per ogni mezzo rispetto ad un veicolo con trazione a gasolio. “Possiamo stimare al 2025 una produzione potenziale di biometano da frazione umida di circa 500 milioni di m3/anno” ha dichiarato Alessandro Canovai, Presidente del Consorzio Italiano Compostatori.
BIOMETANO E CO2 DAI RIFIUTI SENZA EMISSIONI
L’impianto di Montello S.p.A. in provincia di Bergamo che è entrato in funzione da giugno 2017, rappresenta il primo esempio in Italia nella produzione di biometano esclusivamente dal trattamento dei rifiuti organici della raccolta differenziata urbana e nell’immissione di biometano nella rete di trasporto nazionale. Ogni anno l’impianto recupera e tratta la Frazione Organica FORSU proveniente dalla raccolta differenziata, ricavando oltre al biogas anche il biometano. L’impianto è in grado di produrre circa 32 milioni di standard metri cubi, cioè l’equivalente quantitativo di carburante necessario ad automobili a metano per percorrere circa 640 milioni di chilometri. La particolarità dell’impianto di Montello – secondo quanto spiega il Consorzio, è che non produce emissioni in atmosfera ed è il primo impianto in Italia “Carbon Negative”: recupera dal biogas generato (composto da circa il 60% di biometano e circa il 40% di Co2) anche anidride carbonica (Co2 liquida) destinata ad uso tecnico ed alimentare.