(Francesco Giorgi – Motori.it)
Varata una legge rivoluzionaria: lo Stato delle “Big Three” di Detroit permette alle auto a guida autonoma la circolazione senza conducente
Nel futuro chiameremo l’auto attraverso una App, programmeremo il tragitto desiderato e arriveremo a destinazione. Comodamente seduti, e senza muovere un muscolo che sia necessario al controllo del veicolo. È il futuribile quadro della mobilità verso la quale il comparto automotive si sta organizzando: una rivoluzione digitale sempre più presente nelle tecnologie di bordo per la guida autonoma, e che ora è diventata legge.
Non in California, spesso “nazione faro” relativamente alle novità automotive; ma nel Michigan (dove intorno a Detroit gravitano le “Big Three” del comparto auto): è nello Stato del nord degli Stati Uniti che, in virtù della nuova legge firmata nelle scorse ore dal governatore Rick Snyder, da oggi la guida autonoma è legale.
Con questo provvedimento, destinato a costituire un importantissimo precedente, sarà permessa agli stessi costruttori, nonché alle aziende di sviluppo software e sistemi telematici di gestione del veicolo (basti pensare non soltanto a Google, ma anche ai big player del noleggio a chiamata quali Uber e Lyft), la possibilità di provare su strada i prototipi – robot, e la vendita al pubblico.
Le prime notizie riguardo alla nuova legge statale sulla guida autonoma erano trapelate lo scorso settembre: in sintesi, all’indomani dell’approvazione da parte del Campidoglio di Lansing e il via libera da parte del Dipartimento di Stato per le Comunicazioni e la Tecnologia, era stato dato il semaforo verde al disegno di legge. Il nuovo regolamento che liberalizza la guida autonoma nel Michigan si compone di quattro leggi, tutte approvate all’unanimità. Da oggi, ciascuna azienda che intende operare all’interno del territorio statale anche senza il conducente a bordo dovrà sottoscrivere un’assicurazione da non meno di 10 milioni di dollari, nonché dimostrare di avere effettuato test sui veicoli autonomi per almeno 1.600.000 km (un milione di miglia).
La nuova legge firmata dal governatore del Michigan Rick Snyder integra dunque le regole federali varate a settembre: enorme, nell’ottica dello sviluppo tecnologico, sarà il ruolo del Michigan, che si candida ad assumere un’immagine di battistrada mondiale, e non soltanto per le realtà che puntano sulle flotte di autoveicoli senza conducente (oltre alle citate Uber e Lyft – quest’ultima in partnership con General Motors, ci sono Ford, Bmw, il Gruppo Vag Volkswagen Audi e Alphabet in accordo con Fca). Non appare casuale, in questo senso, il fatto che tutti e tre i colossi automotive di Detroit, insieme ad altri big player – Toyota su tutti – abbiano sottoscritto appieno la nuova legge.
Dal punto di vista dell’indotto, è chiaro che lo stesso governatore del Michigan si sia fatto bene i propri conti: Rick Snyder è uno dei principali sostenitori di MCity (area nei pressi di Ann Arbor, uno degli “hub” di primo piano per il futuro dell’autoveicolo), il primo nucleo urbano al mondo progettato ad hoc, insieme all’Università del Michigan e con il futuro contributo di aziende private (tra cui Ford, GM, Nissan, Toyota, Bosch, Denso, Qualcomm, Verizon e Delphi Automotive, oltre a una trentina di altre realtà della filiera), per le strategie di sviluppo della guida autonoma. A ciò deve aggiungersi la sempre più vicina trasformazione dell’area di Willow Runin terreno di prova per gli autoveicoli “self – driving”.
In sostanza: oltre all’eterna immagine di Stato che conta sulla “capitale dell’auto” (Detroit), il Michigan sfrutta una ottima occasione per attirare nelle proprie amministrazioni statali nuova linfa economica e di tecnologie… in barba ad altri Stati federali quali California e Florida: nel Michigan, da ora, la normativa è ben più permissiva rispetto allo Stato principale della West Coast nel quale le vetture a guida autonoma devono finora mantere i comandi e il conducente ; e anche ad altri Stati Usa che pur permettono la circolazione delle “self – driving car”.
Va, in ultimo, tenuto presente che a breve, il nuovo presidente Donald Trump troverà sulla propria scrivania un ampio dossier di progetti di mobilità sostenibile ed intelligente (per i quali l’amministrazione Obama aveva stanziato ben 4 miliardi di dollari) che fanno gola a tutti gli Stati. Rick Snyder e il Michigan, per il momento, sono un passo avanti rispetto alle altre amministrazioni.