(Mauro Notarianni – macitynet.it)
L’ente americano per la sicurezza stradale propone nuove linee guida ai produttori di smartphone e agli sviluppatori di app, invitandoli a introdurre funzioni in grado di disabilitare alcune funzioni durante la guida
La National Highway Safety Administration (NHTSA), agenzia governativa statunitense parte del Dipartimento dei Trasporti, propone delle linee guida federali invitando i produttori di smartphone e sviluppatori di app a introdurre delle funzioni in grado di disabilitare alcune funzioni durante la guida.
La modalità “Driver Mode” punta a evitare le distrazioni al volante impedendo ad esempio la possibilità di scrivere messaggi, usare social, visualizzare immagini, filmati e qualsiasi altra operazione potenzialmente pericolosa all’origine di molti incidenti mortali.
Alcune funzioni non verrebbero disattivate quando lo smrtphone è accoppiato ai sistemi di infotainment delle auto come Apple CarPlay e Android Auto, consentendo il mirroring sullo schermo di funzioni quali Mappe e l’accesso a servizi di emergenza.
L’NHTSA spiega che esiste già la tecnologia in grado di individuare se l’utente è alla guida o no e abilitare la modalità guidatore ma servono affinamenti per migliorare l’affidabilità; nel frattempo si potrebbe tenere conto della modalità in questione e lasciare all’utente la possibilità di attivarla. Attivare in automatico questa funzione sarebbe d’altra parte un errore: all’interno dell’auto potrebbero esserci più persone ma solo una alla guida; non avrebbe senso attivare il Driver Mode per tutti.
Secondo l’ente americano per la sicurezza stradale, le distrazioni alla guida sono responsabili del 10% di incidenti mortali, del 18% di incidenti che provocano lesioni e sono state la causa del 16% di tutti gli incidenti USA nel 2014, ultimo anno per il quale sono disponibili dati relativi alla distrazione al volante.
Stando a quanto riporta il sito Automotive News, le nuove linee guida proposte sono state accolte positivamente dall’Alliance of Automobile Manufacturer, mentre la Consumer Technology Association (associazione che riunisce 2.200 aziende di elettronica di consumo) non avrebbe gradito l’idea.
autore: Mauro Notarianni – macitynet.it – 24/11/2016