Un po’ più bassa qui, un po’ più larga là, un centinaio di cavalli in più e il lavoro è quasi completo. Novitec è nota per firmare le elaborazioni più estreme, Ferrari su tutte, poi c’è chi, all’interno dello stesso gruppo, firma una Rolls Royce Dawn con contenuti speciali. E’ Spofec, che si guarda bene dall’intervenire sugli interni della sontuosa cabrio quattro posti, salotto extra-lusso per pochissimi, che all’occorrenza, in 22 secondi, si apre all’ambiente circostante.
Spofec lavora sui dettagli, quelli che in Roll Royce pure sanno soddisfare meticolosamente, su richiesta. Interviene sostituendo il paraurti anteriore e posteriore con due elementi in fibra di carbonio. Davanti guadagna un labbro con le estremità più accentuate, mentre la fascia centrale si estende a tutta larghezza e davanti alle ruote si apprezza uno sfogo d’aria; dietro, spazio a una soluzione con delle scalfature trasversali e scarichi a filo. Un terzo particolare compone il kit estetico, ovvero, le minigonne. Anch’esse realizzate in fibra di carbonio, presentano una soffiatura dietro le ruote anteriori e hanno un andamento più scolpito e pronunciato sotto le portiere.
Il passo successivo per ridisegnare il look della Dawn fa tappa al reparto cerchi in lega: da 22 pollici, disegno specifico, offerto con finitura silver, nero opaco, titanio o bicolore – nero per il canale e razze cromate -. Influenzano l’estetica, ma non solo, le sospensioni regolabili, con un’altezza da terra ridotta di 4 centimetri, solo fino a 140 km/h, dopodiché l’assetto torna all’altezza standard. Restando in zona, i distanziali incrementano la larghezza dell’asse anteriore di 24 millimetri, di 30 al posteriore.
Detto della linea di scarico in acciaio inox, più leggera di 5 kg (o di 4 se si opta per la soluzione con valvole a farfalla, comandabili elettronicamente per modificare il sound), Rolls Royce Dawn curata da Spofec migliora l’impianto frenante con un set di dischi carboceramici da 405 millimetri di diametro all’anteriore e 395 millimetri al retrotreno. Servono per frenare una massa che, pur con i marginali alleggerimenti ottenuti qua e là con i componenti elaborati, resta oltre le 2,5 tonnellate. Così come un supporto ulteriore è rappresentato dalla centralina N-Tronic, capace di trasformare il V12 twin turbo da 571 cavalli e 820 Nm in un’unità accreditata di 686 cavalli e 980 Nm a 1.800 giri/min, numeri che permettono alla cabrio di staccare uno zero-cento da 4″6.