L’Ania (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici) si è dimostrata totalmente contraria all’approvazione da parte della commissione Finanze della Camere dell’emendamento al decreto fiscale, che dovrebbe portare all’istituzione di una Rc auto unica per tutti i veicoli presenti in famiglia. “Se dovesse essere approvato il provvedimento che estende la classe di merito più bassa a tutti i veicoli presenti in famiglia, compresi moto e scooter, non si tradurrebbe in un forte risparmio, come sostengono i legislatori, ma al contrario, questa disposizione condurrebbe a conseguenze davvero distorsive per la sostenibilità del sistema assicurativo della Rc auto, a danno di tutti gli utenti“, il commento fatto in comunicato. “In primo luogo, prosegue la nota, l’emendamento approvato prevede un’estensione della disciplina sulla classe di merito più favorevole dei componenti della famiglia anche nel caso di rinnovo della polizza per veicoli già di proprietà e a qualunque categoria essi appartengano. Questo, quindi, andrebbe ad impedire di di valorizzare le condotte di guida virtuose a scapito di quelle meno prudenti o, addirittura, troppo disinvolte”. Un’altra criticità evidenziata è la disparità che i single si troverebbero ad affrontare: “Questo meccanismo danneggerebbe chi è single e le persone la cui famiglia possiede un solo veicolo e per questo “non potrebbero avvalersi delle nuove agevolazioni. Nessuna equa ridistribuzione degli oneri e dei costi, quindi”. Inoltre: “La Rc auto, a forte vocazione sociale, persegue da sempre finalità protettive, preventive ed educative a tutela degli utenti della strada. La compartecipazione dell’assicurato al costo dell’operazione assicurativa in ragione del suo stile di guida e della sua sinistrosità costituisce prima garanzia per tutti i cittadini, disincentivando condotte spericolate o comunque imprudenti: cancellare la storia pregressa di ciascun conducente in sede di rinnovo equivale, perciò, a negare i principi di fondo che dovrebbero regolare il settore”. L’Ania, nella fase finale del comunicato, si augura che “quel che ci si dovrebbe attendere da un legislatore illuminato è un sistema di regole che incentivino, anziché depotenziare, comportamenti e stili di guida corretti e virtuosi, nell’ambito di una rivisitazione aggiornata, organica e unitaria della delicata materia dell’assicurazione obbligatoria”.
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