”La filiera automotive italiana non chiede aiuto, ma propone un progetto di accompagnamento alla transizione produttiva. Dobbiamo sostenere quegli attori del tessuto industriale nazionale chiamati a reinventarsi, integrando expertise riconosciute con nuove competenze e nuove tecnologie”. Questo l’intervento di Paolo Scudieri, il presidente dell’ANFIA, con cui ha analizzato la mobilità del futuro che attende l’Italia prima ancora del resto del mondo. Che ha poi aggiunto: Dobbiamo registrare un posizionamento debole su alcune tecnologie innovative che rappresentano il futuro dell’automotive, mi riferisco ad esempio alle tecnologie sulle batterie, ai sensori e software per la guida autonoma, oppure alla cybersecurity”. Questo intervento è stato fatto in occasione della visita del Premier Conte allo stabilimento FCA di Melfi, il primo che produce Jeep fuori dai confini USA.
Lo stesso Conte ha poi risposto: “Vogliamo inserire già nella legge di bilancio, attualmente all’esame del Parlamento, misure concrete per il rilancio del settore automotive”. Inoltre, si è soffermato anche sulla questione riguardante la fusione di FCA con PSA: “Il Governo non può rimanere indifferente rispetto a un progetto industriale così importante. Questa prospettiva progettuale non deve compromettere in nessun modo gli stabilimenti e l’occupazione in Italia, anche per l’indotto”. Chiosa finale sull’elettrico: “Secondo me bisogna già lavorare anche sull’idrogeno, e intanto concentrarsi sull’ibridizzazione”.