“Nonostante in Europa la quantità dei veicoli a basse emissioni stia crescendo, c’è molta differenza tra aree geografiche. Queste differenze sono estremamente preoccupanti, perché se davvero vogliamo accelerare verso il passaggio ad una mobilità sostenibile, dobbiamo assicurarci che nessuno Stato e nessun cittadino venga lasciato indietro in questo percorso”, il commento di Eric-Mark Huitema, direttore generale dell’Acea (l’associazione continentale dei costruttori automobilistici), in merito al report fatto dalla stessa associazione per andare ad indicare che l’alimentazione alternativa si sta diffondendo nell’Unione europea, ma c’è forte squilibrio e l’aumento si concentra soprattutto nei Paesi nord-occidentali.
In valore assoluto, dopo la Germania (67.504) si posizionano Regno Unito (59.911 auto), Francia (45.587), Olanda (29.695) e Svezia (28.327). Dopo la Lettonia (93), i Paesi che hanno venduto il numero minore di elettriche sono Estonia (118), Lituania (143), Bulgaria (220) e Slovacchia (293). Per quanto riguarda lo share di veicoli a batteria sul totale, si passa dall’8% della Svezia allo 0,2 della Polonia.
“Il grado di diffusione dei veicoli elettrificati è strettamente correlato con gli standard di vita”, è scritto nel documento. Questo si traduce nel fatto che tutti i Paesi che presentano una share di veicoli ricaricabili inferiore all’1% hanno infatti un Pil pro capite al di sotto dei 29mila euro. Viceversa, in quelli dove i veicoli a batteria venduti superano il 3,5% il Pil è maggiore di 42mila euro. Nel 2018 i sei Paesi europei con reddito maggiore (Germania, Gran Bretagna, Francia, Italia, Spagna, Olanda) hanno generato oltre l’80% della domanda complessiva di Electric Vehicle.
Oltre all’eletrico, il report lascia spazio anche a metano e idrogeno. Per quanto riguarda il primo, vi è un discreto successo solo in Italia e Germania, che da sole contano per il 74% delle vendite totali. Per il secondo, invece, vi è un peso marginale. Prima la Germania con 154 auto, seguono Francia e Gran Bretagna, entrambe con 36 vetture, Olanda (13), Belgio (8) e Danimarca (5). Non vi può essere una classifica dei peggiori in quanto questo tipo di alimentazione per auto non esiste negli altri paesi.