Mahle, multinazionale tedesca produttrice di componenti auto, sta vagliando l’idea di andare a chiudere due stabilimenti, quello di La Loggia (Torino) e Saluzzo (Cuneo). L’idea è quella di trasferire la produzione di pistoni per i propulsori diesel in Polonia; sono 450 i posti a rischio.
La spiegazione dell’alta possibilità che questa situazione si verifichi è legata alla sempre più difficile situazione di mercato globale e sia gli ordinativi, sia le vendite sono inesorabilmente diminuiti. “Ci si attende purtroppo che questa situazione deteriori ulteriormente a causa della mutata direzione strategica delle Case automobilistiche europee, ora più interessate allo sviluppo di motori con alimentazioni alternative, come l’elettrico”, il commento dell’azienda tedesca con sede a Stoccarda.
Non è mancato il commento da parte di Roberto Di Maulo, segretario generale Fismic (Sindacato autonomo metalmeccanici e industrie collegate): “Va impedito alle multinazionali di considerare il territorio italiano come un limone da spremere, intervenga subito il ministro Patuanelli. Non giustifichiamo in alcun modo un’operazione di chiusura dei siti produttivi italiani che toglie qualunque prospettiva a oltre 450 lavoratori e alle loro famiglie. Chiederemo al più presto un incontro al ministero dello Sviluppo Economico”.