Tempi di crisi per il mondo automotive e soprattutto per l’azienda di componentistica Marelli (la vecchia Magneti Marelli). L’azienda, che ora fa parte del gruppo di metalmeccanica giapponese Calsonic Kansei, ha comunicato che saranno ben 910 i lavoratori che saranno mandati in cassa integrazione nei stabilimenti di Crevalcore e Bologna.
Il motivo di questa decisione, dice l’azienda, è legata alla riduzione degli ordini che i due stabilimenti emiliani hanno avuto per quanto riguarda componenti per auto e moto: lo stop partirà il prossimo 28 ottobre e dovrebbe concludersi indicativamente il 21 dicembre. Saranno coinvolti 280 operai sui 350 di Crevalcore e 630 dipendenti su 800 totali nel capoluogo emiliano.
“E’ grave che dal passaggio di proprietà, avvenuto nel maggio 2019, non sia stato presentato alcun piano di investimenti o alcuna strategia di medio lungo termine su come Marelli intenda affrontare il delicato momento di trasformazione del settore automotive, mentre invece i lavoratori ricevono solamente richieste di dimissioni incentivate e la cassa integrazione”, uno stralcio della nota di commento da parte della Federazione Impiegati Operai Metallurgici (Fiom Cgil).