Nella lotta alla riduzione delle emissioni di CO2, le varie case automobilistiche sempre più spesso stanno affiancando al tradizionale motore termico un propulsore elettrico. I veicoli a diesel ibrido hanno avuto una grande spinta nel mercato italiano: a giugno sono state ben 1675 le auto immatricolate (+2000% rispetto allo scorso anno) e il trend positivo si è confermato anche a luglio, con 1826 nuove targhe. Inoltre, nei primi sei mesi del 2019 la quota di mercato è salita allo 0,6%.
Da ricordare che esistono due tipi di ibridi diesel: plug-in o mild hybrid. Nel prima caso le batterie dell’auto vanno ricaricate con una presa di corrente, nel secondo caso, invece, il generatore elettrico aiuta il termico durante alcune fasi di marcia e non fornisce spinta alle ruote motrici.
Molte sono le case automobilistiche che hanno optato per il secondo sistema. Ad esempio, la Land Rover ha elettrificato tutte le Evoque e le Discovery Sport diesel con questo sistema. Oppure c’è il gruppo coreano Hyundai Kia, che monta il mild hybrid abbinato al motore a gasolio sulle suv medie Sportage e Tucson. A loro si aggiungono Audi con Q8, Q7, A7 e A6 e Volvo con la XC60 e la XC90 in versione B5.