Livorno sarà teatro della prima bioraffineria per il combustibile solido secondario (Css), che si ricava dai rifiuti urbani e dalle plastiche in biometanolo. Il risultato finale sarà il carburante da mettere in commercio per autotrazione. Eni investirà 250 milioni nei prossimi tre anni: Alia, il gestore dei servizi ambientale, convoglierà i rifiuti nello stabilimento secondo il principio di prossimità (quelli prodotti nella sola Toscana).
Oltre a mandare in pensione l’inceneritore di Case Passerini, la Regione vuole arrivare, entro il 2030, da 57% all’80% nella quota di raccolta differenziata. L’accordo stipulato con Eni prevede, inoltre, altri 120 milioni di euro in investimenti per il miglioramento dell’impatto ambientale della raffineria stessa. Inoltre, verrà realizzato un nuovo impianto di gas naturale liquido.