Fonte: https://www.repubblica.it/motori/sezioni/attualita/2019/05/13/news/la_mobilita_del_futuro_secondo_autoscout24-226152750/
La trasformazione dello scenario automotive nei prossimi anni è stata al centro di un nuova indagine di AutoScout24, realizzata dalla Nielsen. Il portale di annunci auto e moto leader in Europa ha presentato i risultati dello studio denominato “Italia mobility 2030 – I nuovi orizzonti della mobilità. Elettrico, car sharing, guida autonoma: tante strade, un unico futuro”.
La ricerca ha passato al setaccio temi di grande attualità come la guida elettrica, condivisa, sostenibile e autonoma, i trend che influenzeranno le scelte dei consumatori, l’attenzione per l’ambiente, l’evoluzione delle motorizzazioni, il possesso dell’auto e i servizi di micro-mobilità in sharing.
Insomma, un viaggio sul futuro della mobilità, e sui trend sociali, economici e tecnologici che nei prossimi anni sono destinati a trasformare le nostre città, svolto attraverso l’opinione di consumatori ed esperti del settore.
“Coscienza green e lotta alle emissioni, trend di mobilità sostenibili e alimentazioni alternative, riqualificazione urbana, tecnologia e connettività. Ci troviamo in una fase di grandi trasformazioni che impatteranno sul nostro modo di pensare e di comportarci – spiega Gioia Manetti, vice president international di AutoScout24 – Un cambiamento culturale più che un semplice cambiamento di abitudini, che abbiamo voluto raccontare nel nostro viaggio verso il 2030, guidato dagli attori chiave del settore automotive (esperti, rivenditori e consumatori).
Nei consumatori stanno crescendo attenzione e sensibilità per nuove forme di mobilità, c’è voglia di cambiamento, ma anche scetticismo che si scontra con limiti e barriere di un sistema non ancora pronto.
Le nostre città si stanno evolvendo e trasformando, e ci sono grandi investimenti in corso in infrastrutture e tecnologia. La strada è ancora lunga, ma analizzarla fin da adesso ci aiuta ad accorciare le distanze e a capire cosa ci aspetta e come intervenire”.
La rivoluzione delle città del futuro arriverà nel 2030 e secondo gli esperti, le metropoli rappresentano il luogo ideale per la diffusione dello sharing, dei veicoli elettrici e della guida autonoma, con quest’ultima però vista come il traguardo più lontano.
In città poi l’auto vedrà un utilizzo diviso tra due fazioni, ovvero quelli che la concepiranno come “toy” e coloro che la utilizzeranno sempre più come “tool”, mentre il fattore emozionale, rappresenterà la scelta negli altri ambienti cittadini ed extra urbani.
Infine, sempre secondo gli esperti, le alimentazioni a benzina e diesel non moriranno ma si evolveranno, mentre l’elettrificazione e la guida autonoma resteranno ancora a limitati e con dei forti vincoli, a partire dai costi elevati.
Secondo i consumatori, nei prossimi 10-15 anni si farà più attenzione al risparmio e all’ambiente, con l’orientamento verso le vetture ibride, con l’auto che sarà sempre di proprietà, soprattutto tra i più giovani.
Entrando nel dettaglio, il 71% dei consumer tra 10-15 anni sceglierà un’auto ibrida (75%a Milano, e 65% a Roma), il 58% l’elettrica, il 41% il Gpl, il 37% il metano e il 32% sui veicoli a benzina.
Soltanto il 27%, sceglierà invece un motore diesel (solo l’11% a Milano), e chi opta per questa alimentazione la motiva con il risparmio (44%).
Il diesel però, per gli esperti, non morirà, così come i motori benzina, ma ci saranno sul mercato evoluzioni sempre più efficienti, e motori diesel più puliti e performanti, mentre l’elettrificazione è in arrivo ma al momento è un sogno per pochi a causa, soprattutto, dei costi troppo alti (60%), scarsa autonomia e mancanza di stazioni di rifornimento (56%).
Un futuro con auto elettriche è comunque uno scenario auspicabile per la maggior parte degli intervistati, ma solo il 38% lo ritiene possibile nei prossimi 10-15 anni, e che arriva al 56% tra 25-30 anni.
Sul tema guida autonoma anche gli utenti la vedono come gli esperti, ovvero lontana, mostrandosi però più scettici e meno favorevoli al controllo totale del veicolo da parte dei sistemi dell’intelligenza artificiale.
La scarsa efficienza dei mezzi pubblici costringe poi gli utenti all’utilizzo dell’auto per gli spostamenti quotidiani, finendo inevitabilmente per ricadere sul congestionamento del traffico, vero tallone d’Achille oggi come domani, specialmente a Roma, mentre Milano nelle proprie scelte di mobilità ha più fiducia nel trasporto pubblico e in soluzioni alternative.
L’apprezzamento dei consumatori per la mobilità nella propria città è lieve (solo il 24% si ritiene soddisfatto), soprattutto a Roma dove il 41% è critico, rispetto a Milano dove invece gli insoddisfatti scendono all’11%.
Il mezzo preferito per gli spostamenti quotidiani è l’auto privata (60%), mentre oltre due su dieci preferiscono muoversi a piedi e solo l’8% sceglie i mezzi pubblici, tranne Milano dove il dato sale al 25%. Inevitabilmente il trasporto pubblico viene indicato come il principale problema da ben il 95% del campione degli intervistati, a causa della mancanza di puntualità (53%) e di frequenza (52%).
Infine, per il 60% dei consumatori nel futuro delle proprie città è probabile un aumento del ciclismo urbano e della pedonabilità, il 40% immagina infrastrutture stradali modificate in favore degli spazi aperti e delle modalità di viaggio alternative, e il 33% ritiene che il problema del traffico diminuirà. Da segnalare poi che il 64% ha fiducia e prevede una mobilità, sia privata sia pubblica, completamente connessa tramite wi-fi.
Fonte: https://www.repubblica.it/motori/sezioni/attualita/2019/05/13/news/la_mobilita_del_futuro_secondo_autoscout24-226152750/
Vinicio Paselli