“Non possiamo ritenerci soddisfatti della nostra performance. In termini quantitativi abbiamo sofferto l’introduzione dei nuovi standard per l’omologazione Wltp, uno stress test finale che non abbiamo superato”. Musica e parole di Bram Schot, numero uno di Audi durante il consueto incontro annuale con la stampa.
Il marchio di Ingolstadt, infatti, ha chiuso il 2018 con circa 540 milioni di euro in meno rispetto al 2017 (-0,9%). Numeri negativi anche per quanto riguarda la redditività: quella lorda (margine su ogni unità immatricolata) raggiunge quota 7,9% e perde 0,6 punti percentuali rispetto al 2017. La netta scende però al 6%: colpiscono ancora le difficoltà legate ai motori a gasolio, unite al rallentamento nelle consegne (a causa dei ritardi nell’omologazione di alcuni modelli al nuovo ciclo Wltp). Il ROI (redditività del capitale investito) diminuisce al 10% (-4,4 punti percentuali).
Dal punto di vista delle vendite, Audi ha consegnato globalmente 1.812.485 milioni di unità: all’appello mancano oltre 65mila esemplari, una variazione negativa del 3,5% rispetto ai risultati dell’anno precedente. L’introduzione del Wltp incide – ancora una volta – in maniera decisa.