Il giro d’affari del settore delle auto storiche in Italia genera 2,2 miliardi di euro l’anno, tra le attività di acquisto, mantenimento e turismo, secondo quanto riportato dall’ASI (Automotoclub Storico Italiano). Lo scorso settembre, durante il Convegno sul motorismo storico italiano, la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ha definito questo settore come “ancorato nel passato, ma che continua a ispirare le forme del domani […], evocando i sapori del made in Italy più autentico”.
Cos’è un’auto storica?
Attualmente il Registro Storico dell’ACI conta ben 340 modelli tra le vetture d’epoca che hanno superato i 20 anni d’età, ai quali dovranno essere aggiunti quelli che hanno superato i 40 anni, che vi rientrano di diritto e vengono chiamate auto storiche. Si parla propriamente di auto storiche quando ci si riferisce a quei veicoli di valore collezionistico e iscritti a dei registri appositi (ASI, Storico FMI, Italiano FIAT, ecc); tale iscrizione rilascia un certificato di rilevanza storica e collezionistica, dopo le opportune valutazioni dei requisiti necessari. Ogni auto storica avrà quindi il suo CRS (Certificato di Rilevanza Storico collezionistica), con obbligo di revisione ogni 24 mesi. Trattandosi di vetture datate e dunque più inquinanti rispetto ai veicoli recenti, inoltre, possono circolare solo in occasione di raduni o eventi, sempre restando nei limiti del circuito dedicato. A questo proposito c’è però da precisare che ogni regione(talvolta ogni comune) ha una regolamentazione interna che ne limita l’uso ad aree precise o a occasioni speciali.
Le agevolazioni previste per le auto storiche
Il possesso di un’auto di questo tipo, oltre a dare al proprietario il piacere di possedere un vero e proprio pezzo da collezione, porta una serie di vantaggi legati anche sul piano economico e fiscale. Superato il ventesimo anno d’età, infatti, le vetture vengono cancellate dal Pubblico Registro Automobilistico e non pagano oneri di assicurazione e bollo, in quanto non più adibite alla circolazione. Per avere una visione più dettagliata della spesa da affrontare è bene sapere che è possibile scoprire il costo dell’assicurazione per un’auto storica sul comparatore di Facile.it, in modo da conoscerne l’importo preciso. Alle vetture storiche viene poi attribuita di solito una classe di merito fissa, che consente il pagamento del solo bollo di circolazione, senza la tassa di proprietà, insieme a una riduzione della polizza assicurativa.