Innanzitutto il controllo elettronico della velocità deve essere presegnalato con un cartello posto con congruo anticipo rispetto alla postazione, con su scritto «Controllo elettronico della velocità». La macchinetta non può trovarsi oltre 4 chilometri dal predetto cartello.
La segnaletica con l’avviso deve essere facilmente visibile e non oscurata da altri cartelli o dalla vegetazione, né può trovarsi subito dopo una curva a gomito.
L’autovelox deve essere sempre sottoposto a collaudo all’atto del suo primo utilizzo. Di esso deve essere conservato il certificato che il cittadino ha il diritto di visionare.
L’autovelox deve essere poi sottoposto, almeno una volta all’anno, a taratura (se usato in autostrada, la taratura deve avvenire in un autodromo).
Se l’autovelox è posizionato in città, il conducente deve essere necessariamente fermato nell’immediatezza dall’agente, onde potersi difendere e presentare le eventuali giustificazioni verbali.
Se il verbale non indica la data dell’ultima taratura, la multa è nulla.
Se l’autovelox è posizionato fuori dal centro urbano, e in particolare su strade extraurbane secondarie o su strade urbane a scorrimento, la multa è valida anche se non c’è stata la contestazione immediata (con l’alt intimato al conducente) a patto però che: a) un decreto del Prefetto abbia esonerato quella specifica tratta dall’obbligo della contestazione immediata; b) il verbale della polizia indichi gli estremi del decreto prefettizio; c) il verbale della polizia spieghi per quale ragione, sulla strada in questione, non è possibile fermare il conducente.
Sulle strade extraurbane principali e sulle autostrade, la contestazione può sempre essere differita anche senza il provvedimento del Prefetto.
A detta della Cassazione la polizia municipale può posizionare l’autovelox su qualsiasi strada all’interno dei confini del Comune, anche se detta strada è di proprietà dello Stato o della Provincia. A parte, infatti, le autostrade non ci sono infatti limiti alla competenza operativa della polizia locale nell’ambito del proprio territorio comunale.
Risultato: la pattuglia della polizia municipale può elevare multe o installare un autovelox, fisso o mobile, anche sulle strade statali che si trovano all’interno dei confini del Comune di propria competenza.
Vinicio Paselli