Quando si è alla guida uno dei maggiori rischi in cui si incorre è quello degli incidenti. Proprio su questa tematica l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha condotto uno studio che ha portato al “Global status report on road safety 2018”, un’approfondita ricerca svolta in 175 Paesi al mondo tenuta in grande considerazione dalla OMS.
Stando ai risultati di questo studio gli incidenti stradali sono l’ottava causa di decesso al mondo e, se prendiamo in analisi solo la fascia di età che va dai 5 ai 29 anni, diventa addirittura la prima. In quest’ultimo caso ad essere più a rischio sono i pedoni, i ciclisti e i motociclisti; insomma gli utenti più vulnerabili. La probabilità di morire in un incidente stradale varia in base alla ricchezza dell’area geografica: in Europa, ad esempio, su 100.000 persone la percentuale è del 9,3%, mentre in Africa si arriva al 18%. In questa indagine viene considerato un valore anche il reddito: ad esempio, nei Paesi più poveri si arriva al 29.3, in quanto il Governo non ha molti soldi da destinare alla sicurezza stradale e i cittadini non hanno le risorse per permettersi auto di ultima generazione. Un altro fattore importante è quello della velocità: l’OMS è convinta che un aumento della velocità porti direttamente ad un aumento del rischio di mortalità; l’alcol, poi, è la causa scatenante d’incidenti nel 35% dei casi.