Il bollo auto presto potrebbe subire una modifica. Ad oggi il calcolo per pagare questa tassa si ottiene andando a controllare la potenza del veicolo e la regione di residenza: il bollo, infatti, è una tassa regionale e ogni amministrazione può applicare proprie normative. Le cose a breve, però, sono pronte a cambiare e il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, a margine dell’evento “Piano Anti Smog” per la firma di un accordo per migliorare la qualità dell’aria di Roma, ha lanciato la proposta di aggiornare il criterio di valutazione per il pagamento della tassa automobilistica, con l’introduzione di bonus e malus (incentivi e penalizzazioni), molto simile al meccanismo della RC auto: se fai incidenti (aumenta la polizza) hai il malus; se non fai incidenti (diminuisce la tariffa) hai bonus.
In sostanza per il bollo hai il bonus se l’auto è meno inquinante (si pagano meno tasse); al contrario, hai il malus se la tua auto inquina molto: il principio è basato sul “più inquini, più consumi, più paghi”. Se questo progetto vedrà la luce, il bollo verrà calcolato sulle emissioni di anidride carbonica (CO2) e si terranno in considerazione i consumi. L’idea del ministro dell’Ambiente è anche una proposta fatta dal Parlamento Europeo: per calcolare l’importo del bollo tramite le emissioni è necessario prevedere rilevatori di anidride carbonica istallati a bordo di ogni auto. L’Italia, però, vorrebbe attuarla già dal 2019 e non dal 2023, come progettato dalle istituzioni europee.