L’auto elettrica sta entrando nel mercato italiano a piccoli passi. Questo nuovo tipo di mobilità più ecosostenibile sta diventando sempre più popolare e proprio per cavalcare l’onda la regione Emilia Romagna ha deciso di dare una forte accelerata a questo fenomeno con la messa in cantiere dell’installazione di 2000 centraline di ricarica per i veicoli a batteria, tutto entro il 2020. Musica e parole di Stefano Bonacini, governatore della Regione emiiano-romagnola: “Crediamo fortemente nel passaggio all’elettrico: il numero dei veicoli a zero emissioni sono ancora molto bassi, ma è destinato a salire. Su questo capitolo la nostra regione ha preso impegni precisi”.
Le nuove colonnine saranno al servizio dei mezzi pubblici e delle auto private e saranno collocate soprattutto nelle principali realtà urbane (stazioni, areoporti, ospedali, centri commerciali); ci sarà anche un’area, la cosiddetta “a domanda debole” dove ci sono pochi veicoli elettrici in circolazione. Le prime 1500 colonnine saranno a carico degli enti privati che hanno aderito all’iniziativa (Enel, Hera, Iren, Be Charge ed Enermia). Per le ulteriori 500 unità, invece, è previsto un cofinanziamento pubblico al 50% e le risorse economiche saranno prese dal “Pnire” (Piano nazionale infrastrutture di ricarica elettrica), varato dal governo in risposta ad una direttiva europea. La spesa per le nuove colonnine in Emilia Romagna dovrebbe aggirarsi sui 18 milioni di euro. Queste nuove installazioni saranno “interoperabili” (ovvero accessibili a tutti i cittadini): si potrà ricaricare anche tramite smartphone, registrandosi su un’apposita app (qui si gestirà tutta l’operazione, incluso il pagamento).
Ad oggi sono presenti 174 punti di rifornimento (24 solamente in località della Riviera romagnola) e sono attivi gli incentivi per chi acquista auto ibride o elettriche pure (equivalgono all’importo del bollo triennale, fino a 191 euro l’anno).