Con la sentenza n.194868/18, depositata lo scorso 23 luglio, la Cassazione ha aggiunto dei limiti al Codice della strada, in particolar modo all’articolo 126 bis. Il suddetto articolo ci dice che il proprietario del veicolo è tenuto a dichiarare le generalità di chi si trova al volante al momento dell’infrazione (egli stesso o un’altra persona). Condizione indispensabile per le forze dell’ordine affinché possano applicare la sanzione accessoria della perdita dei punti, nell’eventualità che non riescano a contestare sul posto la violazione.
Se il proprietario effettivo dell’auto non comunica o dichiara di non ricordare chi guidava al momento della violazione, subirà una doppia multa: la prima per l’effettiva violazione più una extra che varia da 286 a 1.143 euro, senza la perdita di punti dalla patente. Tutto questo è stato fatto per evitare che ci siano alcune persone che possano farla franca nel momento in cui guidano un auto che gli è stata prestata dal legittimo proprietario (in termini tecnici si dice “veicolo in affidamento”).