Non sono in Europa molte nazioni hanno iniziato la loro crociata con i veicoli diesel e benzina. Paesi come Inghilterra, Francia e Italia si sono già impegnati ad incrementare la produzione di mezzi elettrici e ridurre quella di veicoliendotermici, decisamente inquinanti. Negli ultimi tempi sta facendo discutere la decisione della #Cina di bandire i propulsori endotermici nel 2040. In parole povere, significa che nel 2040 in Cina non circoleranno più veicoli diesel e benzina. Una svolta ambientalista quella del Paese del Dragone, che forse solleciterà altre nazioni a fare lo stesso. Anche l’Italia si sta muovendo in tale direzione: recentemente nelle commissioni Lavoro e ambiente del Senato è stata varata una risoluzione che impone all’Esecutivo di riflettere sull’eliminazione di tutti i veicoli diesel e benzina dalle strade a partire dal 2040.
Inquinamento record in molte città cinesi
Sta facendo notizia la decisione della Cina di bandire tutti i mezzi alimentati con gasolio e benzina. In verità, non c’è nulla di cui stupirsi, visti che molte città cinesi, come Pechino e Shanghai. Una regolamentazione virtuosa dei veicoli che potranno circolare sulle strade cinesi, perciò, era attesa. Dal 2040 in poi niente più auto con motori endotermici in Cina. Ad annunciarlo è stato recentemente Xin Guobin, viceministro dell’Industria. Nella nuova ‘tattica ambientalista’ del Paese del Dragone rientrerebbe anche il divieto di fabbricazione e vendita di veicoli diesel e benzina.
La decisione della Cina si riconduce al programma di elettrificazione della nazione. Dal 2018, infatti, l’8% dei veicoli prodotti dalle aziende cinesi dovrà essere ibrido o elettrico; la percentuale aumenterà nel 2019, e nel 2025 arriverà al 20%.
Un programma di lavoro che dovrebbe portare alla totale eliminazione, nel 2040, di qualsiasi motore endotermico dalle strade cinesi.
Cina produce il 50% dei veicoli elettrici al mondo
La Cina, comunque, non avrà problemi a rimpiazzare le auto benzina e diesel, visto che già adesso fabbrica praticamente il 50% dei veicoli elettrici presenti in tutto il mondo. Ormai in tale nazione circolano veramente tanti veicoli elettrici, tra l’altro a prezzi inferiori ai più blasonati modelli europei e americani. Il prezzo esiguo dei modelli cinesi deriva dal fatto che nel Paese del Dragone non si ricorre certamente all’estero per la fabbricazione dei veicoli: tutto viene fatto in casa, anche le batterie. La Cina è pronta, insomma, a rivoluzionare la mobilità.