L’auto non parte più? Il problema potrebbe essere un’infestazione di topi. L’allarma arriva dal continente americano dove sempre più automobilisti segnalano la presenza di roditori all’interno delle vetture. Attratti dal caldo e da una vasta gamma di componenti da rosicchiare, i fastidiosi animali riescono a procurare danni davvero ingenti, soprattutto nelle nuove auto elettriche, dove la componentistica è molto costosa.
L’allarme è scattato negli Stati Uniti e in Canada, con tanto di copertura mediatica delle principali reti televisive a stelle e strisce come la Abc. Tantissime le vetture che hanno dovuto fronteggiare danni davvero notevoli che hanno presentato agli sfortunati proprietari conti salati, a quattro cifre. Alcune vetture sono state talmente rovinate che meccanici ed elettrauto hanno presentato fatture anche di 9.000 dollari: all’interno di una Toyota Prius un topo, ritrovato morto, aveva devastato tutta la componentistica. Una Bmw elettrica, invece, era diventata dimora di un roditore che aveva persino nidificato.
Il problema non è di certo una novità, anche in Italia componenti di plastica e cavi elettrici sono sempre stati rosicchiati, sin da quando le autovetture hanno cominciato a calcare le strade nazionali, ma negli ultimi tempi sembra che il fenomeno stia aumentando in maniera esponenziale, soprattutto nei territori d’oltreoceano. C’è chi teorizza che la colpa sia dei nuovi elementi utilizzati nelle automobili di nuova generazione, sempre più attenti all’ecosostenibilità e esigenze di stampo naturalistico. Buona parte dei nuovi materiali utilizzati sono in plastica eco-sostenibile che traggono origine da elementi vegetali, un valore aggiunto per i golosi e mordaci animali che hanno un motivo in più per mordicchiare ogni singolo nuovo, e ancora più invitante, componente delle nuove automobili.
La materia organica presente nei materiali, che trae spesso origine da prodotti come soia, zucchero, legno, olio di arachidi è una vera manna per i topi che non solo vengono attratti da questi materiali, ma anche dal tepore emanato dai motori delle autovetture. In Italia la maggior parte delle vetture in circolazione è abbastanza datata, quindi il problema non si è ancora palesato in tutta la sua preoccupante incisività, ma sembra ormai chiaro a tutti che l’aumento di problemi legati agli sgraditi ospiti sarà un trend che non accennerà a stopparsi e che potrà diventare nei prossimi anni, quando le automobili che portano installata componentistica di nuova generazione si diffonderanno in maniera capillare, un problema da affrontare con la massima attenzione.