Volkswagen raddoppia in un colpo solo gli investimenti sulla Cina e sull’intelligenza artificiale con l’annuncio da parte della casa automobilistica di Wolfsburg di un investimento da 180 milioni di dollari sulla start-up cinese Mobvoi con la quale Vw spera presto di poter portare la tecnologia intelligente nelle sue macchine. A differenza di un aumento di capitale normale, il denaro di Volkswagen sta andando in una joint-venture che presenta come obiettivo quello di “sviluppare e applicare tecnologie sull’intelligenza artificiale per l’industria automobilistica”, così come informa la società con un comunicato. VW e Mobvoi manterranno al 50 per cento la titolarità dell’impresa.
Mobvoi, società con sede a Pechino, si trova a cinque anni dal suo avvio. L’azienda è specializzata nell’intelligenza artificiale, e in particolare sul riconoscimento vocale e l’elaborazione del linguaggio naturale in tecnologia. Prima di oggi, Mobvoi aveva raccolto 75 milioni di dollari da parte degli investitori. L’azienda è stata fondata dall’ex di Google Zhifei Li. Mobvoi è meglio conosciuta per il suo SmartWatch Ticwatch , Kickstarter , e l’assistente vocale Chumenwenwen. La società si è avventurata nel settore automobilistico lo scorso anno con uno schermo intelligente che integra la messaggistica della app wechat, navigazione e altro ancora, e sembra sia stato proprio quel prodotto ha suscitare l’interesse di Volkswagen.
I primi frutti di questo accordo tra l’azienda tedesca e Mobvoi sarà il cosiddetto ‘Smart Mirror’, che sarà sviluppato e ottimizzato per le automobili Volkswagen. “Siamo impressionati dalla approccio innovativo di Mobvoi alla tecnologia AI, e siamo lieti di formare questa joint venture per esplorare la prossima generazione di mobilità intelligente”, ha detto Jochem Heizmann, presidente e CEO di Volkswagen Cina in un comunicato.
La casa automobilistica tedesca ha venduto 10,3 milioni di veicoli l’anno scorso divenendo il più grande venditore di automobili al mondo. La Cina è stata una componente fondamentale di quel successo, e le sue consegne nel paese sono aumentate del 12,2 per cento. Questo è avvenuto anche perchè in Cina la casa tedesca non vende veicoli diesel e ciò ha protetto la sua attività dallo scandalo emissioni globali, meglio conosciuto come dieselgate. L’odierna alleanza con Mobvoi segna dunque un passo importante per VW.
autore: motori.investireoggi.it – 07/04/2017